Malachite

Gli strati alternati di diverse tonalità di verde della malachite ci ricordano che abbiamo diversi piani di coscienza e che anche dentro di noi ci sono luci e ombre, parti inconsce e consapevoli. La saggezza di questa pietra vi incoraggia a visitare ogni sfaccettatura del vostro essere, ogni strato, affinché tutti siano considerati sotto l'occhio illuminato della vostra coscienza.

Portando alla luce le vostre zone d'ombra, diventate consapevoli dei vostri desideri repressi, delle vostre ferite, dell'origine di questo o quel comportamento che avete adottato ma che non vi piace. Diventate consapevoli che, come una cipolla, vi state sbucciando strato dopo strato per rivelare "il Sé", chi siete veramente.

La malachite è molto apprezzata in litoterapia per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Posizionata su una zona dolorosa, fa uscire il "male" e aiuta ad alleviare il dolore e a ridurre l'infiammazione. Il suo nome, nel linguaggio degli uccelli, "mal l'a quitte", non è certo una coincidenza.

Può essere molto utile per alleviare tutti i tipi di dolore e un grande aiuto per i problemi infiammatori come reumatismi, tendiniti o artrite.

Si ritiene inoltre che allevi i dolori delle mestruazioni e del parto.

In Germania è nota da tempo come "pietra della levatrice" e la sua storia ci dice che in tutte le civiltà che l'hanno utilizzata è sempre stata associata a una divinità legata alla maternità, alla fertilità e ai bambini piccoli. Era comune che le madri indossassero un amuleto di Malachite come protezione.

Grazie all'elevato contenuto di rame, la malachite favorisce la circolazione dell'energia nel corpo, facilitando lo scioglimento dei blocchi che causano dolore o disagio. Stimola il sistema immunitario, previene le infezioni, favorisce la rigenerazione cellulare e aumenta la capacità polmonare.

Come utilizzare la malachite

• • In caso di dolore, posizionare un pezzo di Malachite direttamente sulla zona dolorante. Non esitate a legarlo con una benda per beneficiare della sua azione a lungo termine.

• • Indossate la malachite quando sentite che il vostro sistema immunitario è stanco o particolarmente sollecitato.

• • Per ampliare la vostra coscienza, fate una meditazione regolare contemplando una Malachite levigata.

• Non ingerire la polvere di malachite e non farne un elisir! In questa forma è tossica.

Dove collocare una Malachite?

• • La malachite nella vostra casa porterà energie favorevoli alla guarigione. Si può combinare con il quarzo fumé, che ha proprietà purificanti.

• • È un'aggiunta gradita a qualsiasi sala di trattamento, soggiorno o camera da letto.

• In una stanza d'ospedale per favorire la convalescenza e la guarigione.

Malachite, per chi?

• • La malachite può essere di grande aiuto per le persone che soffrono di dolore cronico e di malattie autoimmuni, che spesso presentano dolori articolari, muscolari o ai legamenti.

• • Per gli sportivi che spesso soffrono di dolori dopo l'esercizio.

• Per le donne che hanno partorito o che soffrono di mestruazioni dolorose.

La malachite in mineralogia

La malachite è un idrocarbonato di rame che si forma dall'ossidazione del rame quando le rocce superficiali sono esposte agli agenti atmosferici e l'acqua ricca di acido carbonico vi si infiltra. Il rame presente nella roccia diventa quindi un carbonato di rame.

Si presenta principalmente come noduli di ammassi bulbosi formati in strati concentrici. Questa formazione bulbosa a strati e le variazioni nella sua composizione rivelano magnifici disegni in diverse tonalità di verde quando vengono lucidati. Si trova anche in forma di fibra.

Lo sapevate che? L'azzurrite si forma quando il pH dell'acqua è acido, mentre la malachite si forma quando il pH è alcalino. Tuttavia, alcune azuriti possono trasformarsi in malachite assorbendo acqua ed è comune trovare azurite e malachite fianco a fianco.

Nel 1835, i minatori russi degli Urali misero in luce una malachite di qualità eccezionale, del peso di oltre 260 tonnellate. Ci vollero 9 anni per liberare l'enorme roccia e quasi 12 anni per portarla in superficie.

I maggiori giacimenti di malachite si trovano in Congo, Russia, Namibia e Australia. Un famoso giacimento si trova a Chessy, in Francia.

La storia della malachite

Non si sa se il suo nome derivi dal greco malakos = morbido (perché è una pietra di bassa durezza) o dal greco malakhe = malva per la leggera somiglianza con le foglie di questa pianta.

La sua storia risale all'epoca dell'uomo di Neanderthal, quando veniva già utilizzata come gioiello. In Iraq è stato scoperto un disco di malachite risalente a 10.500 anni fa, mentre in Israele sono state trovate perle di 9.000 anni fa.

Israele e l'Egitto commerciavano con la malachite già oltre 4.000 anni fa.

Veniva utilizzato come pigmento per il colore verde, come ombretto, in scultura e in gioielleria. Gli Egizi la associavano a Thueris, la dea guardiana delle donne incinte, e a Hathor, la dea della fertilità.
I Romani la associavano ad Afrodite, ne ricavavano una polvere medicinale e la usavano come amuleto per proteggersi dai fulmini.
I Greci portavano la malachite con sé in guerra e la usavano per decorare i templi. La malachite era usata per decorare le colonne del Tempio di Artemide a Efeso.

Durante il Medioevo, la malachite era ritenuta in grado di allontanare il malocchio, la magia nera e gli incubi. Esisteva ogni sorta di rimedio a base di polvere di malachite. Si diceva persino che bere acqua da un bicchiere di malachite permettesse di capire il linguaggio degli animali (pratica oggi sconsigliata perché tossica).

All'epoca, in Svizzera si attribuiva alla malachite il potere di proteggere le donne incinte e i bambini piccoli. Sulle Alpi, fin dal XVI secolo, si trovano "croci di nascita" ornate di malachite, utilizzate come amuleti per la gravidanza e la nascita.

Gli artigiani russi utilizzavano una tecnica di mosaico con strisce di malachite, che permise agli zar di decorare riccamente i loro castelli e ogni tipo di oggetto con questa pietra. A Napoleone regalarono persino sedie e un tavolo ricoperti di malachite.

Oggi è ancora utilizzato in gioielleria sotto forma di cabochon e le sue proprietà medicinali, in particolare quelle antinfiammatorie, sono ancora molto apprezzate.